Seconda Cinta : La Chiesa di S. Severino in Monte
I Misteri della Chiesa di S. Severino in Monte e delle Sante reliquie
Nascosta e protetta dalle due Semitorri Circolari, fiera ed austera si erge la Chiesa di S. Severino in Monte. La Chiesa è uno dei quattro luoghi di culto presenti nell’antica fortezza ed oggi si presenta in discreto stato di conservazione, formata da una sola navata con il lato est triabsidato. Gli absidi, di cui uno centrale e due laterali rilevano tracce di affreschi e sono stati realizzati di spalle alla grande cisterna posta sottostante ad una delle due torri.
Campagne di scavo condotte tra il 2002 ed il 2005 hanno evidenziato la presenza di una zona presbiteriale delimitata da una transenna e di due finestre a tutto sesto lungo il muro meridionale. Una lastra superstite nel presbiterio lascia presupporre l’esistenza di una pavimentazione in marmo.
La presenza della chiesa è da mettere in relazione ad un avvenimento di grande portata storica per la valle: la collocazione da parte del signore locale delle Reliquie di S. Severino tra le mura del castello.
Ma le teorie sulla fondazione della Chiesa e soprattutto sul passaggio e la conservazione delle Sante Reliquie si rincorrono e si nascondono nel tempo, attestandone la presenza in loco in alcuni casi in epoche antecedenti l’arrivo di Roberto il Guiscardo e del suo fedele Troisio per opera di un gastaldo Rotese intorno al 901.
In altre invece si attribuisce allo stesso Troisio l’acquisto delle reliquie per abbonirsi Papa Alessandro, convincendolo ad annullare la scomunica del 1067 che ne aveva sminuito la autorevolezza nei confronti del popolo.
Ma i misteri che avvolgono ancora oggi la storia di questa Chiesa e le vicissitudini delle Reliquie del Santo che diede il nome della potente Famiglia dei Sanseverino, rendono ancora più affascinante la visita a questo angolo remoto e poco conosciuto del Castello.
La predilezione e l’ammirazione per cosi grande spoglia da parte di Troisio I e Ruggiero I continuò in tutta la famiglia ed impregnò la vita pubblica della città che fino all’età moderna deteneva, e detiene S. Severino qual suo protettore scolpito nello stemma ufficiale cittadino.
Fonti:
Giuseppe Rescigno – Guida al Castello
Pasquale Natella – I Sanseverino di Marsico